Rivoluzione? Rivoluzione?

Rivoluzione? Rivoluzione?

Ogni “forma d’arte” (letteratura, poesia, musica, cinema…) aiuta a riflettere: il suo scopo è appunto questo. La riflessione, il ragionare, stimolano l’uomo a capire, prima, e ad agire, poi. In una parola: a fare. Per tale motivo siamo convinti che romanzi, poesie, canzoni, films, siano in grado di promuovere e orientare la cultura (anche in campo sociale), forse meglio dei convegni “tecnici” e di qualunque trattato filosofico o sociologico.
Vi proponiamo la rabbiosa invettiva contro la rivoluzione che Juan scaglia su John ( James Coburn) nel film “ Giù la testa “ di Sergio Leone durante la marcia verso San Isidro, al termine della quale l’irlandese getterà nel fango il libro di Bakunin che sta leggendo.

“ Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore, non parlarmi tu di rivoluzione! Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c’è qualcuno che sa leggere i libri che va da quelli che non sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice: - Oh, oh, è venuto il momento di cambiare tutto – […] Io so quello che dico, ci son cresciuto in mezzo alle rivoluzioni. Quelli che leggono i libri vanno da quelli che non leggono i libri, i poveracci, e gli dicono: - Qui ci vuole un cambiamento! – e la povera gente fa il cambiamento. E poi i più furbi di quelli che leggono i libri si siedono intorno a un tavolo, e parlano, parlano, e mangiano. Parlano e mangiano! E intanto che fine ha fatto la povera gente? Tutti morti! ecco la tua rivoluzione! Per favore, non parlarmi più di rivoluzione…E porca troia, lo sai che succede dopo? Niente! Tutto torna come prima “

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