Padre Sella spiega le piccole azioni per un mondo migliore

Le piccola azione quotidiana di ognuno di noi può determinare un importante cambiamento degli stili di vita. Anche ai più alti livelli. Ne è convinto padre Adriano Sella - ex missionario saveriano in Brasile – che lunedì sera al Collegio Senatore di Pavia  ha presentato il libro intervista di Daniela Scherrer “Come cambiare il mondo con i nuovi stili di vita”, a cura di Ains Onlus, all'interno del Festival dei Diritti.
Padre Sella, cosa racconterà questa sera? «Farò alcuni semplici esempi di come sia possibile incidere ogni giorno per il cambiamento degli stili di vita che ci stanno portando alla deriva su tanti livelli (personale, relazionale, economico, valori ecc..). Perché se è vero che ogni azione è una goccia nel mare è pur vero che tante gocce insieme hanno una forza tale da erodere le rocce». Si riferisce al consumismo? «Al consumismo, delle cose e delle relazioni, e a quelle cose, “grandi” e incomprensibili, macro sistemi come la finanza speculativa che, proprio perché le sentiamo fuori dalla nostra portata, ci convincono del fatto che noi non contiamo niente. E' quella che io chiamo la una “nuova rassegnazione”. Invece dobbiamo capire che paroloni, cifre, mode e modelli indotti, sono una strategia per manipolarci e per indurci ai consumi: la nostra è totalmente fondata sui consumi». In concreto, come può incidere il singolo per cambiare gli stili di vita? «Primo: sapere che la sua condizione di consumatore è un potere importante. Secondo: attuare quella forma di boicottaggio quotidiano che fa molto paura a chi produce, commercia e promuove prodotti e stili di vita non sostenibili. Gli esempi sono infiniti: evitando di comprare prodotti freschi fuori stagione; privilegiando la spesa a chilometro zero; comprando nelle botteghe di commercio equo e solidale, che garantiscono salari e condizioni di lavoro equi ai produttori del sud del mondo; non facendo la spesa di domenica; usando mezzi di trasporto sostenibile; insegnando ai nostri figli a non sprecare cibo, acqua, giochi e abiti. Ogni giorno possiamo fare il nostro boicottaggio personale. E' quella che noi chiamiamo “rivoluzione silenziosa”». Come si passa dal cambiamento personale a quello istitutuzionale? «I micro cambiamenti sono alla base di quelli macro, e questa è una rivoluzione che parte dal basso e vince con la strategia del contagio. Se la gente mi vede sereno anche quando ho poche cose e uno stile di vita sostenibile, sarà portato ad imitarmi. Il cambiamento agisce su tre livelli: personale, comunitario e istituzionale. Noi abbiamo già contagiato nel piccolo, tanto che è nata una rete dei “comuni virtuosi”. Ma anche alcune più in alto: ci sono regioni che hanno già fatto leggi a favore del commercio equo solidale e dei nuovi stili di vita, come l'Emilia Romagna, la Toscana; la regione Umbria è la prima che ha fatto una legge a favore dei gas, l'unica fino ad ora e poi altre, a favore della mobilità sostenibile». (marta pizzocaro, la provincia pavese, 26 novembre 2012)

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