Studenti ministri ed economisti alla Casa del Giovane

Attività per 6 giorni si replica a marzo

Oltre 1800 studenti, 80 classi coinvolte, 216 laboratori. E ogni giorno 250 ragazzi che parteciperanno alle lezioni alla Casa del Giovane. Le lezioni del progetto «Cittadinanza e costituzione», che parte dall’istituto Volta di Pavia e supera i confini della città, sono iniziate lunedì e andranno avanti fino a sabato 23 febbraio per le superiori. Poi ci sarà una seconda tornata, e dal 6 all’8 marzo, per gli alunni di terza media. Questo perché il numero di adesioni era così alto da non riuscire a concentrare tutti in una sola settimana. A seguire le attività 16 associazioni tra cui AINS onlus (associazione italiana nursing sociale).


PAVIA Sono iniziati i laboratori del progetto «Cittadinanza e Costituzione» alla Casa del Giovane di Pavia. Lunedì primo giorno con una presentazione generale del progetto e di come si sarebbe svolta la giornata per poi proseguire con la divisione delle classi nelle varie sale, aule e tendoni predisposti per le presentazioni. Gli spazi preparati a ricevere gli studenti delle scuole superiori erano in tutto 6 e in ognuno di essi si trattava un argomento differente tra cui pace e non violenza, diversità e integrazione, cooperazioni internazionali, economia e mercato equo, partecipazione consulta provinciale degli studenti, disagio devianza e rieducazione e infine diversità e integrazioni. Grazie al supporto di slides, laboratori interattivi, simpatia e voglia di mettersi in gioco tutti i ragazzi sono stati coinvolti molto e hanno mostrato grande partecipazione e interesse per le attività svolte. «Trovo che sia molto utile questo progetto perché ci permette di confrontarci con idee differenti su temi che ci riguardano da vicino e ci aiutano a capire che spesso la strada meno battuta è la migliore da seguire», dice un alunno della classe quinta D del liceo Foscolo di Pavia. «Credo che sensibilizzare i giovani su questi argomenti sia fondamentale per garantire un futuro vivibile nel nostro paese e nel mondo», ha commentato Federica del Volta di Pavia. I ragazzi hanno dovuto impersonare ruoli differenti nei vari laboratori, si sono finti ministri nel laboratorio su «Pace e non violenza», hanno simulato delle aste nel laboratorio sull’economia del mercato equo tutto questo ha contribuito a coinvolgerli e farli sentire non solo spettatori ma partecipanti attivi al dibattito sui temi della nostra società più attuali. «L’idea di coinvolgerci in questi laboratori è stata ottima perché per attirare davvero l’attenzione devono farci partecipare attivamente alla lezione», spiega una studentessa del liceo Cairoli di Pavia. I ragazzi hanno apprezzato anche chi presentava le attività: «Sono tutti molto simpatici e disponibili al dibattito e ti fanno sentire a tuo agio», spiega una ragazza del Volta. Soddisfatti anche i ragazzi dello staff: «È un piacere essere stati scelti per fare parte dello staff e partecipare in modo differente a questi eventi».

Jacopo Zuin,mercoledì 20 febbraio 2013-la provincia Pavese

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