Ticozzi: «Il mostro vive in casa»

Il regista pavese gira un film che racconta storie di violenza domestica

PAVIA. Sei mesi di preparzione, quattro giorni di riprese e più di sessanta persone coinvolte. Sono i numeri del film “Dall’altra parte della strada” del regista pavese Filippo Ticozzi. Ieri mattina il via alle riprese che saranno concluse in questi giorni tra Pavia (all’istituto Itis e nei pressi del Ticino) e San Martino Siccomario (in una casa privata). Il progetto ha un obiettivo importante: sensibilizzare i giovani sul tema della violenza contro le donne. Per questa ragione la pellicola verrà proiettata nelle scuole superiori. A poche ore dal primo ciak abbiamo incontrato Ticozzi. Com’è nato questo progetto? «Nel novembre scorso ho letto un bando dell’Ufficio Pari Opportunità del Comune per finanziare un lavoro che affrontasse questa diffcile tematica. Ho presentato il mio progetto e ho vinto. E’ un’importante opportunità. Non capita spesso di trovare i fondi per realizzare prodotti di impegno sociale». Qual è stata la chiave di lettura adottata? «Il film dura venti minuti e lavora molto per immagini, con pochi dialoghi e nessuna scena esplicita. Ho cercato di andare oltre i cliché che vedono la violenza come conseguenza di situazioni di disagio sociale. I protagonisti sono borghesi benestanti. Preferisco però non rivelare altro sulla storia, avrete modo di conoscerla una volta terminato il film. L’obiettivo è quello di destabilizzare, per toccare nel profondo. Non dare risposte certe, ma aprire sentieri per nuove riflessioni». A chi si rivolge il film? «In linea generale a tutti. Ma nello specifico agli studenti delle scuole superiori. Sarà infatti proposto nelle aule scolastiche, così da intraprendere un percorso di educazione e informazione». Quali sono state le principali difficoltà incontrate? «Credo che la maggiore sia derivata dal fatto di avere uno sguardo maschile. Un uomo di fronte a certi temi tende spontaneamente a schematizzare, a ragionare superficialmente. Per questo ho seguito un corso sulla violenza contro le donne, in cui non a caso, ero l’unico uomo presente». Nato a Pavia trentasei anni fa, Ticozzi ha già ottenuto importanti riconoscimenti sia in Italia che all’estero. In programma per il futuro un documentario su Mino Milani. Un omaggio, insomma, alla città.

Giulia Zaccariello, La Provincia Pavese-26 luglio 2009

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