25 maggio 2012

Donn, danè e dispiasì Commedia dialettale dei Saltaciuenda

SAN MARTINO SICCOMARIO S'intitola “La cumedia di 3 d: Donn, danè e dispiasì” lo spettacolo in due atti che la compagnia amatoriale dialettale Saltaciuenda porta in scena questa sera alle 21.15, al Teatro Mastroianni di San Martino Siccomario (via Piemonte), per iniziativa del Comitato Genitori Scuole del Siccomario e con il patrocinio del Comune di San Martino Siccomario. Protagonisti della storia – che è stata scritta da Mino Speroni e Santino Marchiselli - sono nove bizzarri personaggi, che, tra gag e malintesi si giocano questa “partita”, al centro della quale ci sono mariti, mogli sorelle e vicini di casa. In ordine di apparizione si avvicenderanno sul palco la moglie di Bortolo (Mino Speroni), il marito di Angioletta (Andrea Delfini), la sorella di Angioletta (Santino Marchiselli), Menalat (Silvano Barbieri), la presentatrice tv (Gabriella Parimbelli), figlia di Luigina (Jessica Castellani), Mondina, ragazza madre (Patrizia Campi), la vicina di casa (Enrico Mainetti). Il ruolo di suggeritrice spetta a Barbara Castellani, mentre scenografie e trucco sono a cura di Manuela Castellani, musiche e testi di Silvano Barbieri e Mino Speroni ed infine, tecnici audio e luci sono Marco Moraschi e Biagio Castellani. Composta interamente da attori non professionisti che si mettono in gioco per diletto, la compagnia dialettale Saltaciuenda è nata per allestire i suoi spettacoli tra Pavia e provincia, a scopo benefico, come conferma questa versione sanmartinese della “Cumedia di 3 d”, con ingresso a offerta libera in favore dell'associazione Ains. L'intero ricavato verrà destinato al progetto di Ains legato alla Casa d'Accoglienza di Mazatenango "Santa Maria de Jèsus" (Nord/Ovest del Guatemala, Costa del Sur), che ospita bambine e ragazze tra i 7 mesi e i 18 anni, provenienti da situazioni di violenze o grave disagio familiare e sociale, ed è gestita dalle suore della Carità di Maria Immacolata (maggiori informazioni sul blog di Ains – ainsonlus.blogspot.it). Raccolgono prenotazioni per lo spettacolo la Farmacia San Giovanni (via Gravellone 1/3) e l'edicola Chiodini (via Roma 65), entrambe a San Martino Siccomario. Informazioni al numero 339.6860069.

la provincia pavese, 25 maggio 2012

20 maggio 2012

20 maggio 2012....ains onlus e BambinFestival

ciao
dopo l'evento così triste accaduto ieri a Brindisi
una speranza
elisa



17 maggio 2012

Maggio 2012: Informazione sull'attività in Guatemala

RAPPORTO ATTIVITA '
Associazione Siervo di Dios Moises Lira Serafin
AINS, Italia

Con gratitudine verso tutti i benefattori ed amici dell'Italia, inviamo la descrizione del lavoro svolto in questi primi mesi del 2012. Lavoriamo quotidianamente per il futuro delle famiglie che serviamo e continuiamo a sostenerle nel processo di sviluppo, attraverso vari progetti che stiamo promuovendo. Di seguito vengono descritti i processi di lavoro realizzato.
1. JORNADAS MEDICAS – Giornate mediche
Le giornate mediche, al termine, ci lasciano sentimenti di gratitudine per il sostegno che danno nel portare speranza alle famiglie delle comunità in cui operiamo. Però ci fanno anche sentire impotenti nel vedere le numerose necessità della nostra gente che vive nei villaggi. Queste giornate di salute che vedono coinvolti 2-3 medici, promotori sociali e un’infermiera, sono un aiuto concreto, importante e prezioso per i bambini, i giovani e soprattutto gli anziani. Si realizzano nella mia casa a Las Chiampas, che sono ben felice di mettere a disposizione, dove vi sono differenti stanze che hanno lo spazio necessario per ospitare i pazienti che vengono a richiedere aiuto santario ogni 15 giorni, oltre ai bambini che fanno parte del progetto di sostegno scolastico a distanza presso il Collegio San Josè e che vengono visitati come tutti, gratuitamente. Al 12 maggio 2012 sono state fornite cure mediche di base e distribuiti farmaci per migliorare la loro salute ad oltre 550 pazienti .
Generosamente, si è ricevuto il supporto locale di alcune persone per l'acquisto di mobili e di attrezzature utili per la realizzazione delle giornate di salute. La vendita di scarpe, vestiti e cibo ci ha permesso, inoltre, di investire il denaro ricavato nelle attività sanitarie. Abbiamo anche ricevuto aiuto sotto forma di donazioni di farmaci da parte di alcuni laboratori di Città del Guatemala con cui sono stati avviati contatti per l'acquisto di medicine a basso costo.
Le infermità maggiormente riscontrate durante le giornate mediche, sono state: diabete, ipertensione, malnutrizione, parassiti intestinali, infezioni respiratorie e urinarie, gastriti, problemi vaginali, malattie della pelle, diarrea, controllo delle nascite e delle gravidanze, cefalee, uricemia cioè aumento dell’acido urico e altre..
Le esigenze in questo progetto sono molteplici, come l'acquisto di più farmaci e alcuni dispositivi per la diagnosi della malattia,però procediamo poco a poco. È inoltre emersa la necessità di giornate oper la cura di problematiche dentali in quanto la maggior parte dei nostri pazienti presenta questo grave problema.
2. BECAS - borse di studio
Con l'assunzione di Genoveva Peralta, si ha un miglior controllo sui ragazzi che fanno parte del progetto di sostegno scolastico a distanza presso il Collegio San Josè e nei confronti dei 13 giovani che hanno terminato la terza media e attualmente stanno studiando in scuole differenti.
Con i 13 ragazzi si tengono incontri mensili per conoscere quali sono le problematiche legate allo studio e distribuire il contributo mensile che è di 100,00 quetzales per pagare le spese di istruzione. Si chiedono loro le valutazioni che vengono redatte dalle insegnati in modo tale che si possa creare un archivio per controllare il processo educativo. Si tengono anche riunioni regolari con i genitori e si è anche iniziato a visitare le case dei destinatari del progetto “sostegno a distanza” rilevando alcune situazioni critiche all'interno della famiglia.
Si sta pensando di implementerà un processo di appoggio ai ragazzi che fanno parte del progetto per coinvolgerli nel lavoro dell’associazione e per promuovere la solidarietà tra i giovani.
Nel Liceo San Jose abbiamo attualmente 121 borse di studio in diversi livelli di istruzione.
3. COMUNIDAD DE EL POSHTE - Comunità de El Poshte
Nel villaggio di El poshte e in quello di Chanrayo si stanno aiutando sei famiglie affinche i loro bambini e i ragazzi possano frequentare la scuola. Si continua appoggiando i seguenti progetti:
• allevamento/ingrasso delle pecore Pelibueyes;

• produzione di compost con i lombrichi:
• fornitura di sementi per ortaggi;
• assistenza sanitaria preventiva e curativa attraverso le giornate di salute.
Le famiglie, con l’appoggio economico dell’associazione, stanno progettando il loro futuro lavorano loro stesse per lo sviluppo della comunità. Molte sono le necessità, ma ciò che facciamo è creare un cambiamento positivo nelle famiglie.
Ultimamente si è implementato un progetto riguardante l’allevamento di polli da ingrasso, con una delle famiglie della comunità, utilizzando il microcredito.
Stiamo cercando l'opportunità di promuovere nel villaggio un progetto di costruzione di alloggi in quanto è uno dei grandi bisogni presenti in ciascuna delle famiglie che serviamo. Questo sarà un sogno per il quale dobbiamo combattere in quanto le spese di costruzione sono elevate.
4. HOGAR DE NIÑAS MAZATENANGO – casa d’accoglienza delle bambine di Mazatenango
Continua il finanziamento della casa delle ragazze in Mazatenango. Le suore hanno chiesto sostegno per l'alimentazione, il pagamento delle tasse scolastiche, le terapie psicologiche, materiali di pulizia e manutenzione.
Ogni mese stiamo sostenendo, con i fondi a disposizione, le necessari affinchè le ragazze ospiti della struttura possano continuare il processo di crescita integrale. Attualmente madre Rosa Delia è responsabile del progetto e tiene i contatti con la nostra associazione fornendo informazioni sul progredire del progetto.
5. HOGAR DE ANCIANOS EL ESTOR – Asilo per anziani
L’asilo viene sostenuto dal punto di vista alimentare e medico fornendo le medicine necessarie per gli anziani, oltre che la ricostruzione di alcune aree della casa e della clinica. Questo progetto è di proprietà del Vicariato Apostolico di Izabal e gestito da madre Antonietta, che ha dato vita a questi programmi di solidarietà.
6. CENTRO NUTRICIONAL – Centro Nutrizionale
Il Centro Nutrizionale è un progetto previsto per le numerose famiglie più povere della zona intorno a El Rancho. Si ha già il sostegno necessario per iniziare la costruzione in collaborazione con lOrdibne degli Ingegneri di Pavia e la speranza è che si possa costruire l'edificio il più presto possibile per aiutare le persone che ne hanno bisogno.
7. PROYECTOS FUTUROS – Progetti Futuri
Tra i progetti futuri, stiamo pensando all'apertura di un asilo, cioè un luogo che ospiti i bambini di madri lavoratrici; l'apertura di una clinica dentale, della farmacia di comunità e di un laboratorio clinico biologico; l’apertura di un negozio solidale (tienda solidaria) dove vendere i prodotti alimentari di base a prezzi inferiori; oltre che, attraverso le giornate di salute, continuare a far crescere l’attività sanitaria a favore della popolazione de El Rancho e delle aldee circostanti. Questo è un sogno che si sta già realizzando con l'aiuto di persone generose che quotidianamente hanno fiducia nel nostro lavoro.
Grazie a voi amici italiani per tutto ciò che fate per "il popolo" in Guatemala. Se tutti noi combattiamo insieme, faremo di El Rancho un posto decente in cui vivere. Attraverso la solidarietà e la generosità di tante persone possiamo cambiare la realtà di tante famiglie che vivono in condizioni di povertà estrema e hanno bisogno di chi li ascolta e li sostenga aiutuandoli nel soddisfacimento dei loro bisogni primari.


Hasta pronto, Arrivederci
Con gratitudine
Alvaro Aguilar

El Link del Video sobre El Liceo San Josè

Gentilissime e Carissimi,
Questo è il link dove trovare il video girato da Nicola Grignani riguardante il progetto "Sostegno scolastico a distanza" in Guatemala.
Buona visione e aiutateci a diffonderlo perchè tanti bambini in Guatemala hanno voglia di andare a scuola

El Link del Video sobre El Liceo San Josè


prestissimo sarà pronto quello sull'Hogar di Mazatenango
un abbraccio!

ains onlus





Grande inaugurazione di Bambinfestival 2012

Venerdì 18 maggio, alle ore 17.30, in Piazza Vittoria si inaugura l’edizione 2012 di Bambinfestival

con lo spettacolo teatrale MAMUSKA, a cura dell’Associazione In Scena Veritas.
Mamuska è fatta di azzurro e bianco e governa il regno d’acqua di Petricor. I ghiacci e le nevi che la circondano nascondono un potere straordinario: a Petricor, chiusi nei ghiacci o coperti dalla neve sono custoditi tutti i desideri. Chi chiede un amico, chi una storia, chi un viaggio, chi un odore... Ecco che allora al tocco caldo di Mamuska, il solido ghiaccio, diventa acqua che comincia a correre veloce e scaldandosi al sole diventa leggera … Un fiaba per bambini di tutte le età per parlare di sogni e desideri. A cura di In Scena Veritas
Sarà inoltre presente un punto informativo dove è possibile ritirare il programma di questi intensi dieci giorni tutti dedicati ai piccoli, ma anche agli adulti.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare!
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Tante le nuove attività di questa edizione: la lettura, la musica, lo sport e perfino la cucina, per coinvolgere bambini e famiglie in un percorso di promuovere del concetto di solidarietà, di cittadinanza attiva e di partecipazione.
· 90 sono gli enti ed associazioni non profit che partecipano alla manifestazione
· Più di 90 le attività proposte, tra cui:
41 laboratori
15 letture animate e presentazioni di libri
11 incontri destinati a genitori ed educatori
9 spettacoli teatrali e di clownerie
1500 materiali offerti da Touring Club da distribuire ai bambini, di cui 500 libri, 500 riviste e 500 poster…e molto altro: La Giornata del Naso Rosso, Pompieroli, L’ospedale dei Pupazzi, Il Battesimo della sella, il minicalcio e il minivolley, il Progetto PaVia Lattea, lo Strapedibus, la Caccia al tesoro per le vie della città, tante serate speciali, le ninna nanne e le letture in corsia e lo Spazio Neonato!

Per ulteriori informazioni: ww.bambinfestival.org
Segreteria organizzativa:
Centro Servizi Volontariato della provincia di Pavia
Via Bernardo da Pavia, 4 - 27100 Pavia
Tel. 0382/526328 – fax 0382/524381 - www.csvpavia.it
Alice Moggi – consulenza@csvpavia.it – 366/6449019

6 maggio 2012

“Il complotto del petrolio per negare l´allarme clima”

(Federico Rampini)

Ha entrate annue che sfiorano il mezzo “triliardo” (quasi 500 miliardi di dollari), superiori alla maggior parte degli Stati-nazione del pianeta. Le agenzie di rating le danno un voto di solvibilità superiore al Tesoro degli Stati Uniti. Per gli ultimi 60 anni è stata quasi sempre la multinazionale con più profitti e con il massimo valore in Borsa (solo di recente sorpassata da Apple). È soprattutto «un´entità sovrana indipendente, che tratta gli Stati Uniti da potenza a potenza, ha la sua politica estera autonoma, e un´organizzazione interna simile a quella di un grande apparato militare». È la Exxon, la compagnia petrolifera più grande di tutti i tempi e l´avversaria implacabile delle riforme ambientaliste. Un colosso capace di esercitare un potere di veto non solo sui governi del Terzo mondo, non solo sul Congresso di Washington, ma perfino sulla scienza.


La rivelazione contenuta in una grande inchiesta americana è proprio questa: il ruolo sistematico del gruppo petrolifero nel falsificare per anni la scienza sul cambiamento climatico, finanziare ogni sorta di teorie negazioniste, influenzando l´opinione pubblica e interferendo sul dibattito politico americano. Con una «doppiezza» clamorosa: al suo interno, intere task-force di geologi della Exxon studiano come arricchire la compagnia grazie al cambiamento climatico. I recenti accordi con Vladimir Putin per lo sfruttamento di giacimenti sotto l´Artico, sono il primo “dividendo” che la Exxon incassa da quel riscaldamento ambientale che ha cercato di confutare per anni. Le rivelazioni sui segreti della Exxon sono contenute nel libro “Private Empire” (“Impero privato”) che esce in questi giorni negli Stati Uniti.

L´autore, Steve Coll, è una grande firma del giornalismo investigativo, ha già vinto due premi Pulitzer, tra i suoi libri-inchiesta più importanti ce n´è uno sul clan dei Bin Laden e uno sulle guerre di George Bush. È anche presidente della New America Foundation, un think tank di Washington. Questo libro monumentale (700 pagine) è il frutto di anni di ricerche, 400 interviste, incluse tra queste anche numerose fonti interne alla stessa Exxon.

Fra i temi affrontati c´è il ruolo della multinazionale petrolifera nel sostenere regimi dittatoriali che opprimono i loro popoli, si reggono al potere con le armi e le violenze di massa. Più volte ong umanitarie come Human Rights Watch hanno denunciato la Exxon per i legami avuti con despoti feroci in Indonesia (pre-democrazia), Venezuela, Guinea equatoriale, Ciad, nonché con la Russia di Putin. In certi casi perfino la politica estera degli Stati Uniti è stata sabotata dalla «politica estera della Exxon». Lo stesso George W. Bush, il presidente più amico dei petrolieri nella storia d´America, nel 2001 sbottò con il premier indiano: «Nessuno riesce a influenzare le scelte della Exxon». Un caso limite è quello del Ciad nel 2006, quando il dittatore locale, il generale Idriss Déby, fu messo sotto pressione dall´Amministrazione Bush e dalla Banca mondiale perché destinasse almeno una parte della rendita petrolifera all´istruzione e alle cure mediche per il suo popolo, anziché all´acquisto di armi. La Exxon «staccò» un assegno di 700 milioni di dollari per Déby, permettendogli così di ignorare Bush e la Banca mondiale.

Al centro delle rivelazioni di Coll c´è la lunga guerra di Exxon contro la scienza. Un´operazione condotta per anni in modo segreto, usando come schermo dei «centri studi» pseudo-indipendenti, potenti agenzie di lobbying, comitati di azione per il finanziamento dei politici. Un´offensiva organizzata con metodi pressoché «militari», da parte di una multinazionale che Coll descrive come «una potenza costruita sulla segretezza aziendale, severe regole di sicurezza interna equiparabili alle scatole nere che sono le agenzie di intelligence delle superpotenze». Il chief executive che ha impresso l´influenza maggiore è stato Lee Raymond, lui stesso un ingegnere chimico di formazione, «convinto di avere personalmente le conoscenze sufficienti per giudicare gli scienziati climatologi». Mezzi pressoché illimitati furono messi al servizio di una vasta campagna di disinformazione, depistaggio, denigrazione: con l´obiettivo di promuovere una «contro-scienza», con un «bacino di esperti alternativi», cioè scienziati negazionisti disposti ad assecondare gli interessi di Big Oil.

Quella campagna iniziò nel 1993 ma ebbe un´accelerazione e un´escalation di mezzi a partire dal 1997, in coincidenza con gli Accordi di Kyoto. Anche altre potenze del petrolio, delle energie fossili, dell´automobile, si opposero a Kyoto. «Ma la campagna della Exxon – dice Coll – fu unica per il suo attacco alla scienza. Sia in prima persona, sia attraverso l´American Petroleum Institute (una Confindustria dei petrolieri, ndr), cominciarono a finanziare ogni sorta di gruppi e associazioni neoliberiste, piccoli e grandi, tutti uniti dalla stessa strategia: sfidare la validità della scienza sul cambiamento climatico, mettendo in dubbio sia le responsabilità dell´inquinamento industriale sia l´esistenza stessa di un riscaldamento da CO2». Coll ha raccolto le prove che «furono usati metodi e tattiche prese in prestito dall´industria del tabacco quando si adoperò per ritardare la presa di coscienza dei danni del fumo, in certi casi furono addirittura le stesse persone o le stesse organizzazioni che passarono da una campagna all´altra». Nessun altro però ebbe la formidabile efficacia dispiegata dalla Exxon nel mobilitare una vasta coalizione anti-Kyoto. «Finanziando generosamente piccoli gruppi di scienziati scettici, spesso privi di competenze e qualificazioni specifiche, offrendo loro campagne di comunicazione e relazioni pubbliche, Exxon diede a queste voci un peso sproporzionato nel dibattito scientifico». Il risultato finale: «Riuscì a creare l´impressione nei mass media e nell´opinione pubblica che la comunità scientifica era lacerata da una tremenda controversia, laddove invece questa controversa era marginale e in via di superamento».

Non solo durante i due mandati presidenziali di Bush, ma anche nell´Amministrazione Obama il potere di veto della Exxon si è rivelato insormontabile: impossibile far passare al Congresso la normativa «cap-and-trade» con cui Obama avrebbe limitato le emissioni carboniche; impossibile anche abolire i 4 miliardi di sussidi annui che il contribuente americano versa a Big Oil (come se non bastassero i pingui profitti delle compagnie). Di fatto, osserva Coll, gli Stati Uniti hanno tutti gli svantaggi di una «compagnia petrolifera di Stato» che condiziona prepotentemente le loro decisioni politiche, senza avere su di lei alcuna influenza: «La stazza di Exxon, il suo ruolo dentro il sistema politico, la percentuale del Pil che rappresenta, la sua presenza nel mondo intero la rendono simile a un ente di Stato; salvo che si oppone ad ogni regolamentazione e controllo sulle sue attività». La beffa finale, riguardo al cambiamento climatico, è che la Exxon ne trarrà benefici immensi.

Le sue équipe geologiche hanno studiato da tempo gli effetti del riscaldamento del pianeta, anticipando di anni che lo scioglimento dei ghiacci artici avrebbe reso più facile sfruttare quei giacimenti sottomarini. Ora la Exxon ha potuto annunciare un patto con Putin, che le apre l´accesso alla zona russa dell´Artico, «e riserve sottomarine pari a molti miliardi di dollari». Dunque alla fine Exxon si è «convertita» al cambiamento climatico. Invece nel dibattito elettorale americano la destra continua a recitare i dogmi impartiti dagli indottrinatori dei think tank negazionisti: non solo gli estremisti come Rick Santorum e Newt Gingrich già eliminati dalla gara per la nomination, ma anche il vincitore Mitt Romney che affronterà Obama a novembre, continua a ripetere la lezione che la Exxon ha dettato per anni: «Noi non sappiamo che cosa causa il cambiamento climatico, e spendere miliardi per ridurre le emissioni di CO2 è sbagliato». In molti Stati, la destra repubblicana è riuscita a imporre che nelle scuole i prof debbano presentare una versione «imparziale» sul cambiamento climatico, dando pari peso alle teorie negazioniste. L´investimento della Exxon è stato ben remunerato.



Da La Repubblica del 04/05/2012.