20 aprile 2019

La giornata Medico,Ginecologica ed Infermieristica

La giornata Medica, ginecologica ed Infermieristica nella nostra piccola clinica all'interno del Comedor Infantil Casa 4 luglio è stata pensata e realizzata perchè, anche qui, ce nè bisogno.Non c'è altro da dire!!!! In Guatemala la sanità di qualità è privata. Quella pubblica è di qualità per quanto riguarda il personale ma non c'è materiale, non ci sono attrezzature e se ci sono, quando si rompono, non vengono aggiustate per cui o hai i soldi oppure non ti curi. Ecco perchè, pur con tutti i limiti, un piccolo ambulatorio come il nostro, in una baraccopoli con un sacco di problemi di fragilità, dove vivono 700 persone, ha la sua utilità quanto meno in una primissima fase dove si interviene somministrando farmaci se i problemi non sono gravi e soprattutto è utile per quanto riguarda il tema della prevenzione, sempre troppo spesso sottovalutata. Vogliamo parlare dell'educazione sanitaria che chi la dovrebbe fare non la fa? Due cose piccole ma importantissime: la clinica è accreditata dal Ministero della salute del Guatemala; qui ci lavora, oltre al Medico, un'Infermiera che abbiamo assunto per fare un lavoro di assistenza e cura domiciliare. Di questo noi ne andiamo veramente fieri ed orgogliosi perchè siamo Infermieri e perchè un'Infermiera a domicilio, se ci pensiamo bene, in una baraccopoli ha un'utilità enorme.







Il Minimarket

Il minimarket con prodotti a prezzo calmierato all'interno del Comedor Infantil casa 4 luglio nasce perchè c'era bisogno di vendere prodotti a prezzi economici, comprati preferibilmente dal produttore cercando di by passare la grande distribuzione. iniziammo vendendo mais e fagioli comprati dal contadino. Ora vendiamo un po' di tutto anche perchè la gente ha bisogno di un po' di tutto. Rimane comunque l'idea di base: mais, fagioli, riso, uova, farina, zucchero e tanto altro, dove possibile, comprati dal contadino o dal produttore etico. Non è facile ma ci proviamo, ci provano soprattutto gli amici che vivono in Guatemala, che conoscono la realtà e fanno funzionare la struttura. Ultima cosa: l'utile di fine anno va a finanziare le attività che si svolgono all'interno del Comedor Infantil. Anche per questo abbiamo deciso ci aprire la piccola bottega.






16 aprile 2019

Grazie a Buone Notizie, settimanale del Corriere della Sera per averci dato spazio e grazie a Paola D'amico per la gentilezza e la professionalità.
Vent’anni di solidarietà in Guatemala sono veramente tanti per una piccola associazione come la nostra dove tutti sono volontari. Perché abbiamo scelto il Guatemala? Per caso. Galeotto è stato l’incontro tra noi, un gruppo di infermieri di Pavia che avevano voglia di pensare la loro professione non solo all’interno di un ospedale ma in contesti un po’ particolari in giro per il mondo, e un anziano prete operaio bresciano che ci diede fiducia e ci incoraggiò a partire dicendoci: «Non pensate di cambiare il Guatemala, perché nessuno lo può fare tranne, forse, chi ci vive. Andate, ricordando sempre di essere ospiti, per guardare, ascoltare, mangiare con loro». Fu un grandissimo insegnamento.

Ains onlus (Associazione Italiana Nursing Sociale, ainsonlus.blogspot.com) è nata nel 1998. Da allora continuiamo ad impegnarci cercando di realizzare, insieme a chi vive in Guatemala, micro-progetti sanitari, sociali ed educativi con pochi soldi a disposizione ma in maniera costante, perché il difficile è dare continuità ad un progetto nel tempo. Sono così trascorsi vent’anni di solidarietà andando due-tre volte all’anno, pagandoci il biglietto aereo, per incontrare i nostri referenti e controllare l’andamento dei progetti,  perché il denaro che ci viene donato non è nostro e bisogna spenderlo bene, non sprecarlo.

Da sei anni, esattamente dal 4 luglio 2012, abbiamo una postazione fissa in una baraccopoli, quella di Santa Gertrudis, a novanta chilometri dalla capitale Città del Guatemala. Dopo anni e anni a finanziare micro-progetti nel Paese abbiamo deciso di fermarci per far crescere un sogno insieme a chi vive in una condizione che non è assolutamente umana. Bisognava fare qualcosa.

Siamo partiti garantendo un pasto al giorno a 26 bambini che, nel tempo, sono diventati 40. Poi abbiamo iniziato a seguire anche 26 anziani, altra fascia fragile del paese, e abbiamo aperto una farmacia popolare, perché le medicine costano troppo. E ancora abbiamo aperto un ambulatorio medico-infermieristico andando nelle case delle persone e garantendo assistenza domiciliare. Abbiamo intrapreso percorsi di dopo-scuola con i bambini per ridurre il tempo di permanenza nella strada e di contatto con tutti i suoi rischi: violenza, prostituzione, droga.

Per fare tutto questo abbiamo assunto chi potesse garantirci continuità lavorando quotidianamente con queste fragilità e abbiamo scelto solo donne. In un paese «machista» come il Guatemala non è poca cosa. Il vantaggio di aiutare le persone a casa loro permette di conoscere le effettive povertà e i bisogni. Una sola cosa abbiamo chiesto all’associazione «Moises Lira Serafin» che è la nostra partner progettuale in loco: evitare l’assistenzialismo che non porta a nulla.

Alla fine dello scorso ottobre siamo stati in Guatemala per incontrare le amiche del «Comedor Infantil-Casa 4 luglio» e per seguire un progetto a cui teniamo molto: portare musica di qualità ed emozioni tramite la chitarra del compositore pavese Massimiliano Alloisio. Abbiamo fatto tappa nella Baraccopoli di Santa Gertrudis, in una comunità in montagna dove un gruppo di donne produce shampoo e saponi, tra gli studenti dell’Università PanAmericana e tra i bimbi del Comedor. La bellezza della musica è un diritto di tutti e noi lo vogliamo ricordare.

* Ruggero Rizzini, volontario Ains onlus in collaborazione con Giulia Dezza, Elisa Moretti, Renza Sacchi, Andrea Bellingeri