«Politica troppo interessata»

Viazzoli, rieletto presidente: «Però lascio l’Auser»

PAVIA. Giampietro Viazzoli, dopo dieci anni di presidenza è stato rieletto con 31 voti, sulle 55 associazioni che ieri hanno partecipato alle elezioni del Csv. «Sono contento di rimanere - spiega Giampietro Viazzoli - Dalla costituzione il primo presidente è stato Wanda Mo, che era anche presidente della Consulta comunale del volontariato. Nella seconda metà sono subentrato io». Quindi è praticamente dalle origini del Centro che Viazzoli ne è alla guida. Dal 1996 è anche presidente dell’Auser provinciale. «All’inizio erano nove circoli, ora sono 50 - spiega Viazzoli - Per questo ho deciso di ripresentarmi alla presidenza abbandonando la mia carica all’Ause, per avere più tempo e per essere più presente e condividere le scelte». Non solo. «Credo in questi mie nove anni di aver garantito autonomi all’associazione - aggiunge Viazzoli - E voglio mettere in rete le associazioni, per rendere più efficace il lavoro verso le persone in difficoltà». Ma la politica che gioco ruola nel mondo del volontariato? La destra sembrerebbe esclusa. «La destra si auto esclude - spiega Viazzoli - Ma noi giudichiamo le associazioni per quello che fanno non chiediamo dove stanno. Io però vedo, forse in funzione della crisi generale, un interesse eccessivo della politica. Lo noto e sono preoccupato. Le associazioni non possono essere distinte tra cattolici e laici, ma per quello che fanno. Fino a ieri erano i cattolici i “padroni” del volontariato, ora con i Centri servizi questo si è sfilacciato, anche se stanno cercando di riappropriarsene». Un riferimento anche al secondo candidato alla presidenza, Celestino Abbiati, legato ad Azione Cattolica, di cui è stato vice presidente pavese. Tra i ri-eletti, come il presidente Viazzoli, ci sono anche tre consiglieri: Riccardo Agostini, Isa Cimolini e Maria Elena Rondi.

di Marianna Bruschi, La provincia pavese, 29 marzo 2009

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