Perché non creare uno spazio tutto per loro?

La voglia di una città a misura di bambino: BAMBInFestival!Diritti in Città

Il problema è di tutte le famiglie con bambini. Dove portarli nei pomeriggi dopo asilo o scuola, nei week-end uggiosi invernali? Alla fine la scelta cade quasi sempre sui centri commerciali o sui McDonald’s, uniche soluzioni che quantomeno offrono una valvola di sfogo ai bisogni dei bambini di non restare chiusi tutto il tempo in casa. Pavia, come tante altre città italiane, offre pochissimo in questo settore e le iniziative proposte dalle associazioni sono interessanti ma rare e disseminate sul territorio senza particolare coordinazione. Ecco allora che un gruppo di mamme con lo stesso problema ha deciso di unire forze e buona volontà cercando di smuovere il terreno in questo ambito. In prima fila Maria Piccio, presidente dell’associazione “A Ruota Libera” e Alice Moggi del Centro Servizi Volontariato, che in breve hanno attratto a sé altre realtà: La Piracanta, Ains onlus, La Città Incantata, Per fare un Albero. E da qui è nato un coinvolgimento di grosse proporzioni, forse addirittura superiore alle aspettative, che nel breve volgere di pochi mesi ha portato a “Bambinfestival”, iniziativa di punta che tra il 27 e il 30 maggio vedrà le strade di Pavia aprirsi interamente ai bambini con iniziative davvero di tutti i tipi. Un programma ricchissimo, che va dall’antico mercatino delle pulci fino all’osservazione della volta celeste con i telescopi con l’unico intento di mettere il bambino al centro. “Una città che davvero sarà a misura di bambino – spiegano Alice Moggi e Maria Piccio – il Festival vuole essere l’evento clou che riempiendo Pavia di bambini renda più visibile a tutti il problema dell’accoglienza a loro. Anche perché alla fine una città a misura di bambino è anche a misura di adulto e di famiglia e questo crediamo sia un vantaggio per tutti”. Il Festival, insomma, vuole essere un punto di partenza, l’inizio di un cammino che porti all’attuazione di quella Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia ratificata dallo Stato Italiano il 27 maggio 1991. In buona sostanza la Convenzione parla del “diritto dei bambini ad avere dei diritti”, tra cui la possibilità di avere strumenti per sviluppare personalità, talenti e abilità. Anche perché sono cittadini a tutti gli effetti. “Siamo rimasti colpiti dalla sensibilità dimostrata nei nostri confronti dalle istituzioni, si provincia che Comune, che si sono dimostrate molto attente di fronte a questi problemi. E così anche ringraziamo associazioni ed enti che immediatamente hanno voluto appoggiarci nella realizzazione del Festival aderendo con le loro proposte: sono circa quaranta, davvero un bel numero. E ci piace sottolineare che sono iniziative quasi sempre autofinanziati , il che fa capire che non è tanto una questione di soldi che mancano quanto di spazi disponibili e di coordinamento”.
Il festival tra l’altro ha ottenuto anche il patrocinio del Touring Club Junior.
Ora gli obiettivi sono essenzialmente due: a medio termine quello di programmare nell’arco dell’anno una serie di eventi spot che tengano desta l’attenzione sul Festival e sul discorso della centralità dei bambini, mentre a lungo termine la volontà è quella di arrivare alla creazione di uno spazio permanente a disposizione dei piccoli ma anche degli adolescenti. Avere un’area tutta propria consentirebbe anche alle associazioni di poter programmare una serie di iniziative e, magari, alle stesse mamme di scendere in campo mettendo le proprie rispettive abilità e passioni al servizio dei bambini.

Daniela Scherme, IL TICINO- 20 marzo 2010

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