Mazatenango, sera del 30 marzo 2011

Ronda de la paz
Las madres, contando batallas, sentados estan al umbral. Los ninos se fueron al campo la pina de pino a cortar. Se han puesto a jugar a los ecos al piè de su cierro aleman. Los ninos de Francia responden

sin rostro en el viento del mar. Refran y palabra no entienden, mas luego se van a encontrar, y cuando a los ojos se miren

el verse serà adivinar. Ahora en el mundo el suspiro y el soplo se alcanza a escuchar

y a cada refran las dos rondas ya van acercandose mas Las madres, subiendo la ruta de olores que lleva el pinar, llegando a la rueda se vieron cogidos del viento volar.

Los hombres salieron por ellas y viendo la tierra girar y oyendo cantar a los montes,

al ruedo del mundo se dan.


Le madri narrando battaglie, di fuori dall'uscio a parlare. I bimbi andarono al campo la pigna del pino a tagliare. E giocano e giocano all'eco ai piedi di alture germane. I bimbi di Francia rispondono oscuri nel vento del mare. Canzone e parole non sanno, ma dopo si vanno a incontrare, e quando si avranno negli occhi vedersi sarà indovinare. Adesso nel mondo il sospiro e il soffio si inizia ad ascoltare e a ogni canzone i due cerchi si van sempre di più ad avvicinare. Le madri, salendo il cammino di odori che porta il pineto, giungendo alla cima si videro volare carpite dal vento. Gli uomini vanno a cercarle, la terra girare vedendo e udendo cantare quei monti, si danno al gran circo del mondo. (Gabriela Mistral da "Tenerezza", 1924)


Cosi' ho salutato le bimbe di Mazatenango.... Carissime sorelle, carissime bimbe, con la lettura di questa poesia della grandissima poetessa cilena Gabriela Mistral mi congedo, anche quest'anno, dal soggiorno in questa bella casa dove voi siete ospiti e dove anche noi, quando arriviamo in Guatemala dall'Italia, ci sentiamo a casa, come se fossimo in famiglia; in una parola: ci troviamo bene in una clima di cordialità, collaborazione e amicizia. Questo luogo è per noi movito di orgoglio e continueremo a sostenerlo perchè in questa casa si progetta il futuro. Un futuro di libertà e di riconquista della dignità. Qui si impara ad avere coscienza di sè, dei propri diritti e dei proprii doveri. Qui si diventa adulti creando legami di comunione e di responsabilità. Creando e facendo solidarietà. La poesia di Gabriela Mistral è un inno alla gioia e alla pace. La lascio come testimonianza del mio breve passaggio. Tenete sempre vivo e presente il valore dell'incontro, della relazione, dell'amicizia, dei legami veri e sinceri, aspetti vitali originati dalla conoscenza del mondo e delle persone. Questa è la vera sapienza che chiamiamo ad accompagnarci nel cammino della nostra vita. Nel ricordo costante di ciascuna di voi e nella comunione feconda della preghiera, così ben vissuta, anche qui a Mazate, nei momenti comunitari, affdiamo le nostre speranze e i nostri pensieri alla Vergine Maria, le chiediamo protezione, vita e salute. Grazie a tutte voi!!! E, siccome un anno passa in fretta, ci lasciamo con l'intenzione di rivederci, qui a Mazate, nuovamente nel 2012!!!


emanuele chiodini

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