Lettera di fine anno

Buongiorno,
tra pochi giorni finisce un anno che per noi, volontari di Ains onlus, è stato impegnativo ma ricco di
soddisfazioni. A fine ottobre abbiamo terminato il progetto Borgo Attivo iniziato 18 mesi fa che ci ha visto impegnati nel quartiere Borgo Ticino per i cittadini insieme ad altre 4 associazioni di volontariato. Abbiamo poi iniziato un percorso con il Centro Diurno IN&OUT de la Casa del Giovane, un percorso in autonomia, che ci ha visto impegnati a parlare di educazione alla salute, prevenzione e stili di vita ad un gruppo, 25-30, senza fissa dimora con dipendenze varie ospiti della struttura. E poi abbiamo vinto un progetto finanziato dalla Regione Lombardia sempre per lavorare con loro, con le loro fragilità. Ma non solo: siamo reduci da un mese, quello di novembre, pieno di eventi intorno all’allestimento di una mostra fotografica che abbiamo chiamato “Si passa e si va. I luoghi della fragilità” dove abbiamo voluto raccontare attraverso 25 immagini fotografiche realizzate da Giuseppe Dezza, le fragilità umane presenti in alcuni luoghi di Pavia (mense, dormitori, strade, piazze, ecc.). “Si passa e si va. I luoghi della fragilità” contro l’indifferenza per riflettere e
pensare. E’ stato un mese impegnativo perché durante l’esposizione della mostra si sono organizzati quattro eventi per parlare, ascoltare, confrontarsi con esperti che quotidianamente lavorano con le fragilità. E poi, oltre a tutto questo, c’è il Guatemala che continua ad esserci e crescere con il Comedor Infantil-Casa 4 luglio che è una realtà sempre più presente e importante con un’attenzione particolare ai bisogni delle persone che vivono nella baraccopoli di Santa Gertrudis. Non vi nascondiamo che le difficoltà ci sono però si continua perché è un dovere farlo e non possiamo permetterci di far ritornare nella povertà, a volte estrema, chi stiamo aiutando da sette anni da quando è stata aperta la struttura. Anche qui si continua con impegno e su due fronti: quello dell’aiuto economico e della vicinanza e quello dell’informazione, della sensibilizzazione a Pavia e in provincia sull’America latina, sui suoi problemi sulle buone pratiche che in questo continente ci sono e fioriscono sempre più. Siamo infatti reduci da una rassegna presso il Salone Teresiano della
Biblioteca dell’Università di Pavia dove abbiamo presentato il libro “Frontiera Amazzonia. Viaggio nel cuore della terra ferita” ospitando Lucia Capuzzi, l’autrice, e abbiamo raccontato attraverso le immagini di Giuseppe Dezza, il Salvador. Per noi è importante aiutare e contemporaneamente raccontare il paese dove operiamo. Le due cose non sono separabili.
Concludiamo questo nostro scritto chiedendovi di darci la possibilità di continuare ad aiutare il Guatemala, anche per il 2020, sostenendo, se potete e volete, questi micro ma importanti e utili progetti che danno veramente una mano a chi non ce la fa, a due fragilità presenti nella popolazione guatemalteca: i bambini e gli anziani.
 Con 10,80 euro al mese,129,60 all’anno si finanzia il microprogetto “Bolsa Solidaria” dove si compra cibo (riso, fagioli, sale, pasta, incaparina, olio, latte in polvere e avena) per riempire una
borsa da distribuire ad un anziano che vive nella baraccopoli di Santa Gertrudis. Gli anziani che
usufruiscono di questo pacco alimentare sono 26 e il costo complessivo annuo è di 3.240 euro.
 Con 21,6725 euro al mese, 0,90 euro al giorno si garantisce ad un bambino il pranzo per 6 giorni alla settimana dal lunedì al sabato.
E poi c’è la Campagna che abbiamo lanciato e che continuerà per tutto il 2020 fino a quando non avremo raggiunto l’obiettivo 50 cioè esser riusciti ad iscrivere a scuola 50 bambini. È un obiettivo che ci siamo posti, che ci crediamo e che che sappiamo non essere impossibile. Ecco quello che vi chiediamo con un investimento annuo di 200 euro
Il 2020 per noi di ains onlus, volontari in e per il Guatemala da 21 anni, sarà l'anno dell'educazione, del provare a iscrivere più bambine e bambini a scuola per dar loro la possibilità di studiare, imparare, conoscere, crescere e seminare per una vita, da grandi, diversa dove, sapendo, si ha la possibilità di scegliere cosa è bene e cosa è male.
Il nostro impegno sarà quello di raccontarvi quanto è importante avere la possibilità di studiare per chi vive in una parte del mondo dove le scuole ci sono ma non garantiscono un’educazione di qualità. Dove per studiare bisogna avere i soldi per iscrivere i propri figli in una scuola privata perché per lo stato l’educazione non è un diritto, non è una priorità. Dove un genitore, se deve decidere tra la scuola e il lavoro, manda i propri figli a lavorare già a cinque, sei anni perché spesso la scuola è a ore di cammino da casa e per arrivarci bisogna pagare il passaggio con il pullman che costa caro e per un genitore è più conveniente tenerlo a casa, mandarlo a lavorare. Per questo e tanti altri motivi è importante dare la possibilità di andare a scuola a chi non ce l’ha, a chi non ce la fa. Se avete voglia di far parte di questa nostra idea, di questo nostro progetto, contattateci al 339 2546932 (Ruggero Rizzini, volontario AINS onlus) o all’email ains.onlus@libero.it

Il codice IBAN del conto corrente postale di AINS onlus è:
IT70 W076 0111 3000 0004 6330 429
Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX CIN: w
ABI: 07601
CAB: 11300
N.CONTO: 000046330429

Grazie
Concetta Barbato, Renza Baroni, Giulia Dezza, Elisa Moretti, Elena Raschini,
Andrea Bellingeri, Ruggero Rizzini
Volontari Ains onlus

Commenti

Post più popolari