Tik
Nell’estate del 1972, Carlos Lenkersdorf ascoltò questa parola per la prima volta.
Era stato invitato a un’assemblea degli indios Tzeltales, nel villaggio di Bachajòn e non capiva niente.
Lui non conosceva la lingua, e la discussione, molto animata, gli suonava come pioggia battente. La parola tik attraversava quella pioggia.
Tutti la dicevano e la ripetevano, tik, tik, tik, e il suo ticchettio s’imponeva nella fiumana di voci. Era un’assemblea in chiave tik.
Carlos aveva viaggiato molto, e sapeva che la parola io è quella che più si usa in tutte le lingue. Tik, la parola che brilla in mezzo ai detti e ai fatti di questa comunità maya, significa “noi”.
Eduardo Galeano
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