2 OTTOBRE 2010: NUOVA PARTENZA PER IL GUATEMALA

Il 2 Ottobre prossimo, data ormai imminente, è programmata una nuova partenza per la tappa più conosciuta del CentroAmerica da parte del nostro piccolo gruppo.
E' il solito 'stacco' di 15 giorni verso le latidutini tropicali dove tra Oceano Atlantico e Pacifico nella terra di congiunzione tra i due continenti americani la natura ha voluto che, nel corso dei millenni, si formasse il Guatemala.
Questa volta insieme a Ruggero Rizzini partiranno Filippo Ticozzi, Nicola Grignani e Veronica Heredia.
Filippo e Nicola li conosciamo da diverso tempo: sono collaboratori 'fissi' di AinsOnlus.
Filippo e Nicola si occupano principalmente di cinematografia e della redazione di documentari.
Ticozzi ha ideato e diretto negli ultimi anni alcuni lavori di un certo prestigio le cui recensioni le potete trovare sul nostro blog.

Grignani , invece, insieme ad Anna Recalde Miranda è l'autore di 'Historias de Guatemala', il documentario sullo stato dei diritti umani in questo paese latinoamericano, lavoro - quest'ultimo - promosso e realizzato grazie ad un impegno diretto della nostra Associazione.
Questa pellicola è diventata un'importante testimonianza fissata in immagini di cui la nostra realtà associativa va particolarmente fiera.
Perchè è importante raccontare.
E perchè i documenti rimangono a futura memoria.
Raccontare ed esercizio della memoria sono strumenti sempre validi , e che vanno alimentati sempre con nuova linfa, perchè la fiaccola della testimonianza, quella vera e reale, non si spenga e non possa venire meno al proprio ruolo.
Un ruolo di costruzione di coscienze e di spazi per la comprensione dei processi drammaticamente tangibili che si riscontrano nel mondo.
Questo dato varrebbe tanto in Italia quanto in Guatemala.
Ma, la nostra mèta è il Guatemala.
E le nostre mète hanno obiettivi precisi, non disincarnati.
Nicola e Filippo proveranno a raccontare cosa accade alla Casa d'Accoglienza 'Santa Maria de Jèsus', la struttura di Mazatenango dove sono ospitate circa 40 bambine vittime di ogni forma di sopruso, e sottratte dalle situazioni assurde delle loro provenienze.
Proveranno a fissare le immagini della vita quotidiana di questo centro, immagini di bambine, di piccole esistenze a cui è stata negata un'infanzia decente e tranquilla e verso le quali, noi di Ains, ci sentiamo legati da obblighi morali.
La scuola, il vitto, un alloggio degno: elementi basilari per ricostruisi un percorso di vita.
Impegni che confermiamo e rilanciamo.
In un pieno di giovanissimi volti ci si imbatte anche al Liceo San Josè, a El Rancho.
Altra tappa nota.
E' la 'nostra' scuola: un altro luogo fondamentale a cui garantire evoluzione e appoggio.
Filippo e Nicola fisseranno le immagini e Ains avra' a disposizione nei prossimi mesi un altro importante strumento di comunicazione sociale. Perchè i bimbi del Guatemala, i loro bisogni, le loro esigenze possano diventare paradigma su cui confrontare il nostro modello di vita, il nostro stile di vita. E chissà mai che una volta o l'altra, passato il messaggio giusto, non si possano modificare, almeno in parte, abitudini e costumi 'consumistici' che fanno a pugni, ogni giorno, con lo stato di necessità i cui vive piùdi un quarto del pianeta?
Documentare, raccontare, testimoniare, riflettere.
Nel corso del viaggio, ovviamente, saranno toccate anche altre tappe di nostra comune conoscenza come le diverse 'aldee' rurali seguite da Alvaro Aguilar nelle quali insistono alcuni progetti di sviluppo con finalità specifica (orti, coltivo di soia, apicoltura, itticoltura, ecc.ecc.). Questi villagi, situati sulle montagne, sono stati i più colpiti delle ondate di maltempo precipitate in Guatemala nel corso degli ultimi mesi, a cominciare dal devastante passaggio dell'uragano 'Agatha' del Giugno scorso.
Il gruppo dei '4' in partenza ci racconterà, al rientro, cos'hanno trovato in giro per le sierre del Guatemala.
'Quattro' perchè insieme a Ruggero, Filippo e Nicola spicca la bella presenza di Veronica, studentessa universitaria residente nel milanese ma con dei 'geni' particolarmente attinenti ai nostri luoghi di destino. Il padre di Veronica e' guatemalteco, di professione medico, e lei stessa ha avuto modo, negli anni, di sostare in Guatemala da alcuni suoi parenti. Siamo molto contenti della sua disponibilità di partire con il nostro gruppo e siamo certi che la sua presenza contribuirà ad allargare l'orizzonte delle nostre esperienze.
Una persona in più coinvolta nei nostri viaggi è un tassello in più aggiunto alla nostra storia.
Perchè ha dimostrato di sapersi mettere in gioco e non per futili motivi.
Il viaggio in Guatemala, in fondo, è sempre un saggio di vita. Quella vera, che rimane, quella che crea legami concreti. Quella con la V maiuscola.
Buon viaggio....

Il gruppo di Ainsonlus

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