Guatemala: almeno 42 i morti a causa di maltempo e frane

A quattro mesi dal passaggio della tempesta tropicale Agatha, che provocò la morte di 165 persone, il Guatemala è precipitato in un nuovo incubo. Una valanga di fango ha travolto sabato un centinaio di persone che stavano cercando di portare in salvo i passeggeri di un autobus rimasto intrappolato per una frana precedente. L'ultimo bilancio fornito dalle autorità locali è di 38 morti, 23 dispersi: ma oltre 40.000 cittadini sono rimasti coinvolti ed hanno subito conseguenze più o meno gravi. «È una tragedia nazionale. Ci sono stati danni comparabili a quelli di Agatha», ha dichiarato ieri il presidente Alvaro Colom, facendo riferimento alla tempesta tropicale del mese di maggio. Il capo dello stato ha decretato lo stato d'emergenza poiché il paese «non ha fondi per far fronte a un'altra catastrofe come quella di Agatha». Secondo Colom, servirà almeno mezzo miliardo di dollari per affrontare la situazione. I lavori di ricerca di una ventina di persone, che sarebbero sepolte sotto il fango, si sono interrotte a causa della pioggia, che è tornata a battere su tutto il territorio. Troppo elevati, secondo i soccorritori, i rischi di nuove frane e smottamenti. «L'area non è sicura. È possibile che si producano nuove frane sulla collina», ha confermato Mario Cruz, portavoce dei volontari dei vigili del fuoco.

l'Unità del 06 settembre 2010

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