Gianmaria Testa, a Pavia c’è un poeta con la chitarra

Domenica sera Gianmaria Testa ha tenuto un concerto presso l’Aula Magna dell’Università nell’ambito del Festival Dei Diritti promosso da Centro Servizi Volontariato di Pavia.
Dopo le centinaia di date che hanno portato Gianmaria Testa in tutto il mondo con il suo “Vitamia Tour”, cominciato subito dopo l’uscita dell’omonimo album prodotto da Paola Farinetti, distribuito in Italia da Egea Records e nel resto del mondo da Harmonia Mundi – Le Chant du monde, ora il cantautore piemontese decide di tornare a regalare al pubblico lo spettacolo intimista del “Solo Tour”, accompagnato solo dalla sua chitarra. Può sembrare curioso che proprio Gianmaria Testa, uno degli artisti italiani più aperti alle collaborazioni, agli incontri e ai progetti speciali che mescolano generi e carte (ha collaborato e collabora con Erri De Luca, Paolo Rossi, Paolo Fresu, Gabriele Mirabassi, Enrico Rava, Rita Marcotulli, Stefano Bollani) scelga di tornare ad esibirsi con un concerto in solo, voce e chitarre. Ma a pensarci bene, strano non lo è poi così tanto. Da sempre, infatti, Testa parla di “forma canzone”, di quell’equilibrio perfetto di testo, melodia ed armonia che da solo sa reggere il tutto. Ripete spesso che se le canzoni non vivono ed emozionano da sole, suonate semplicemente alla chitarra, non c’è arrangiamento, non c’è invenzione che le possa salvare.
Ed ecco spiegato il motivo di questa operazione coraggiosa che cerca di guardare alla sostanza delle cose. “Solo dal vivo” è un concerto che restituisce alle canzoni di Testa -alcune delle sue più note- la stessa emozione di quando sono nate, una sorta di grado primo, molto emozionante e intimo, della musica.
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